Fanette Cardinali

Presentazione

La ceramica ha le sue tradizioni e la sua tecnologia che ho fatto mie fin da subito perchè accessibili; richiede un sapere e un modo di apprendere fisico, tattile. Faccio ceramica pur conoscendo le altre forme d'arte, ma mi sento profondamente ceramista.

Lavoro la terra per la sua modestia che la associa alle forme d'arte più popolari. Non sono mai stata fanatica delle grandi manifatture create per principi o nobili. Le ceramiche che ho più guardato e ammirato sono la ceramica giapponese, quella africana, messicana, indiana.

Dove c'è una sorta di disinvoltura, lì trovo quello che mi attira. Sembra trattato senza metodo. Ma quando ti avvicini e guardi con attenzione, o che prendi il pezzo tra le mani e che lo esamini, puoi percepire la precisione, la mano dell'uomo che lo ha realizzato, il bello, ben lavorato. Le terre che uso sono diverse. La mia ricerca è "materica". Amo il contrasto: il prezioso ed il grezzo, lo smalto con il pigmento, il lucido con l'opaco. Questo ha a che vedere con la mia vita: la grande città, Parigi, dove sono nata e La Rocca, piccolo borgo toscano di contadini, dove sono cresciuta.
Questa fisicità, l'amore per gli elementi, l'impronta vitale che si lascia sulla zolla di terra dopo il temporale, è ciò che ho ereditato per fare questo lavoro. Percepisco l'argilla come energia primordiale, dominatrice dei miei sentimenti più profondi, maschile e femminile allo stesso tempo. Morbida e sensuale cruda, dura ed eterna cotta.

Fanette Cardinali
Biografia:

Fanette Cardinali nasce l’8 agosto 1964 a Parigi. Dopo gli studi come Op. Turistico all’Ist. Gino Severini di Cortona (Arezzo) consegue il First Certificate of Cambridge all’International School of English di Londra nel 1981.
Dal 1981/82 lavora al progetto come volontaria, “Women in distress”, a Mombasa, Kenya. Nel 1984 riprende lo studio di ceramica del padre Franco Cardinali, in Toscana, a Chiusi della Verna, ai piedi del sacro monte di San Francesco, nell’alto Casentino. Fin dai primi anni partecipa a mostre e lavora con botteghe d’arti.

Lavora in Italia e all’estero e partecipa come figura esterna a progetti didattici nella scuola pubblica attraverso attività d’insegnamento delle tecniche ceramiche rivolgendo lo sguardo alla libertà espressiva dei bambini e al gesto manuale come ricerca di se stessi e della propria radice culturale.
Le sue opere sono state commissionate dal Comune di Chiusi della Verna per Giovanni Paolo II, Rita Levi Montalcini e Oscar Luigi Scalfaro.